martedì 4 dicembre 2012

Kama, Triennale di Milano

Kama è il titolo della mostra esposta in questi giorni alla Triennale Design Museum di Milano. Kama come il nome del dio indiano del piacere sessuale, dell'amore carnale e del desiderio. I temi trattati? La sessualità e l'erotismo nel campo del design contemporaneo. Ma in mostra non ci sono solo le opere più innovative del settore o quelle degli artisti internazionali più scandalosi, troviamo anche una serie di reperti archeologici, disegni, fotografie e oggetti d'uso comune di varie epoche. Una selezione vasta e ricca che va oltre le banalità a luci rosse dei sexy-shop: vasi etruschi, amuleti fallici di epoca romana, disegni e fotografie di stimati artisti, Il divano Mae West di Salvador Dalì, l'immancabile muro di vagine di Jamie Mc Carthey, solo per citarne qualcuno.


martedì 20 novembre 2012

Superdotati, normodotati o minidotati?

Come è il vostro cazzo?
Vi è mai venuto il dubbio che il vostro non fosse un cazzo normale sia nel bene che nel male? Vi siete mai chiesti come è quello di conoscenti e amici? Avete mai fatto dei confronti o desiderato farli senza riuscire a trovarne il coraggio? Confronti tra uomini normali, intendo, non tra voi e un pornodivo dal cazzo super bestiale. Come vivete il rapporto tra voi e il vostro miglior amico? Vi soddisfano lunghezza e larghezza? Ve ne siete mai imbarazzati? L'amate? L'odiate? Vi sentite normali e nella media? Sapete di esserlo? Le dimensioni del vostro arnese vi hanno mai creato problemi? Volete avere risposte alle vostre domande? Bene, vi consiglio un sito, un sito nel quale sono incappata per caso e che ha rapito la mia attenzione dal primo istante perchè nonostante io sia una donna e non mi sia mai creata allarmismi per un pene che non ho (anche se sono una di quelle femmine che pensa che il proprio splendido clitoride sia un piccolo meraviglioso cazzetto), mi sono però spesse volte chiesta che tipo di membro potesse appartenere a quello o quell'altro conoscente o amico. E non avendone conosciuti e lavorati troppi (esprimo qui il mio rammarico per una condotta troppo casta osservata negli anni passati) ho spesso desiderato vederne di diversi sia per forma che per dimensioni ed eccomi subito accontentata. La mia curiosità è stata "saziata" anche da questo sito. Oggi sono più informata che mai! Il sito in questione è http://cazziniecazzoni.wordpress.com/. Un blog creato dal fondatore dal cazzino-ino-ino (che lui stesso definisce simpaticamente come "piccino, piccino, ma carino, carino") allo scopo di confrontarsi con altri cazzi (possibilmente dotati, da lui super apprezzati) di altrettanti proprietari. E in tanti hanno aderito all'iniziativa con una partecipazione tale da non avere eguagli: centinaia e centinaia di foto di ogni genere di cazzo e padrone e confronti tra i più bizzarri. Dal più mini al più gigante. Ce ne sono per tutti i gusti. C'è posto per tutti: superdotati, normodotati, minidotati e che siano gialli, rossi, neri o bianchi non fa alcuna differenza e non crea nessuna polemica. Un sito democratico, un sito per tutti insomma, dove chiunque può esibire il proprio proiettile e avere un istante di celebrità indipendentemente dalle dimensioni possedute, a patto però che ci si permetta un confronto realistico con tanto di metro o righello alla mano. Ecco qui le pagine più interessanti:
http://cazziniecazzoni.wordpress.com/category/confronti-tra-cazzi/
http://cazziniecazzoni.wordpress.com/category/tutti-a-cazzo-di-fuori/
http://cazziniecazzoni.wordpress.com/category/i-vostri-cazzi/

Ora per par condicio, io direi che si dovrebbe creare un blog di fighe e tette, non con l'intento di confrontarsi e giocare a chi le ha più belle, neppure col fine di fare dell'altra abusata pornografia, ma con l'obbiettivo di creare informazione e conoscenza riguardo forme, dimensioni e aspetti esteriori e interiori della nostra amata impronta femminile. Di modo che si risolvano dubbi e paranoie che attanagliano tante ragazze soprattutto tra le più giovani , inesperte e ingenue convinte di essere anormali (basta leggere qualche forum su l'argomento " ma secondo voi la mia vagina è normale?" "E le mie tette sono troppo piccole?"). Sito con foto esplicite e chiare, foto in primo piano di vulva e vagina sia da chiuse che da aperte, in modo da non lasciare nessuno spazio alla fantasia e accrescere così il proprio sapere in questo vasto campo. Che ne dite?

Femminapornografica.blogspot.it








lunedì 19 novembre 2012

L'odore del sangue - Goffredo Parise


"E' una passione" continuai "molto simile a quella di certe puttane con i magnaccia. Questo ragazzo è il tuo magnaccia, non di denaro, non voglio dire che ti mangerà denaro, può darsi di no, a meno che non ne abbia bisogno. Ti mangerà la vita però. Si attaccherà a te in modo ossessivo, geloso, possessivo, dandoti così l'illusione di amarti. Anche le puttane pensano di essere amate dai loro magnaccia. Amate perchè protette, e tutte le donne hanno in un modo o in un altro bisogno di protezione. Le puttane hanno bisogno di protezione proprio fisica, di essere protette dalla violenza degli altri magnaccia, dagli uomini occasionali con cui vanno, dalla violenza della vita che fanno, in poche parole. Ovviamente non è il tuo caso. Ma c'è qualche cosa di simile, la prepotenza di questo ragazzo, che tu non fai che ripetere, ti dà l'idea di protezione animale. Anche lui, come i magnaccia, è prepotente, possessivo, geloso, vuol venire a stare da te e tutto questo ti sembra interesse; cioè amore."


Henry & June

Henry Miller/Anaïs Nin


Sono numerose le frasi di questo libro che vorrei condividere. È una letteratura coinvolgente quella di Anaïs Nin, donna scandalosamente impudica e al tempo stesso mai volgare che in questo libro rivela la natura complessa e poco ortodossa del suo amore per Henry Miller, mescolato all’amore per il marito Hugo e per June, la moglie del celebre autore del "Tropico del cancro".

Ora, sola a L., sento ancora l’impronta del suo corpo addormentato contro il mio. Vorrei che oggi fosse l’ultimo giorno. Desidero sempre che il momento più  intenso sia l’ultimo. June potrebbe tornare e soffiare su di noi come un vento nel deserto. Henry sarà tormentato da lei, e io ipnotizzata.
Ma qui, sul mio diario, rimarranno le cose che Henry ha detto. Le accolgo come doni di gioielli, incensi e profumi. Le parole di Henry cadono, e io le acchiappo con tanta attenzione che dimentico di parlare. Sono la schiava che gli fa vento con piume di pavone. Lui parla di Dio, di Dostoevskij, della raffinatezza della scrittura di Fred. [...] Pensando a questo, mentre camminiamo lungo il boulevard, vorrei baciare l’uomo la cui passione scorre come lava su un freddo mondo intellettuale. Vorrei rinunciare alla mia vita, alla mia casa, alla mia sicurezza, alla mia scrittura, per vivere con lui, lavorare per lui, essere una prostituta per lui, qualsiasi cosa, persino essere fatalmente ferita da lui.
Al mio P. 


domenica 18 novembre 2012

Comprami - Viola Valentino


Se sei giù perchè ti ha lasciato

Se per lei sei un uomo sbagliato 
Se non sei mai stato un artista... 
O non sai cos'e' una conquista 
Se per lei sei stato un amico 
Se non hai lo sguardo da fico 
Se non vuoi restare da solo 
Vieni qui e fatti un regalo. 

Comprami, 
Io sono in vendita 
E non mi credere irraggiungibile 
Ma un po' d'amore, un attimo, 
Un uomo semplice 
Una parola, un gesto, una poesia, 
Mi basta per venir via 

Felicita' 
E' una canzone pazza che cantare mi va 
Una musica che prende e che ballare mi fa 

Se non sai da un film a colori 
Portar via le frasi agli attori 
Se per te il sabato sera 
Non c'e' mai una donna sicura 
Se non hai sulla tua rubrica 
Una che sia piu' di un'amica 
Se non sai andare lontano 
Dove non ti porta la mano 

Comprami, 
Io sono in vendita 
E non mi credere irraggiungibile 
Ma un po' d'amore, un attimo, 
Un uomo semplice 
Una parola, un gesto, una poesia, 
Mi basta per venir via 

Felicita' 
E' una canzone pazza che cantare mi va 
Una musica che prende e che ballare mi fa 

Felicita' 
E' una canzone pazza che cantare mi va 
Una musica che prende e che ballare mi fa...


Vestita dalla testa ai piedi e sprizza erotismo da ogni poro. Quando la sensualità è essenza interiore.

Canzone che viene considerata un poco stupida, ma in realtà è più profonda di quel che sembra. E poi è così spiritosa. Rido e canto di gusto quando l'ascolto. Mi diverte tanto, mi mette sempre di buon umore. 

Quel non cercare l'uomo fico a tutti i costi, ma quello semplice e apparentemente insignificante che insignificante non è, che ti "compri", conquisti e prenda con "un po' d'amore, una parola, un gesto, una poesia". Quel far sapere chiaramente che "io sono in vendita", che si è disponibili senza falsi pudori o moralismi e che appunto si cerca un uomo. E non si è una irraggiungibile snob del cazzo.
Lady Lussuria

Le vagine sono diverse


Le vagine sono diverse e grazie a Dio, dico io.


La serie di opere dello scultore Jamie McCartney è di facile comprensione: è un muro di vagine. In quattro anni l’artista inglese ha prelevato i calchi in gesso degli organi genitali di 400 donne, ora esposti in grandi pannelli.



Voglia di provocare?  Desiderio di praticare il porno? Nulla di tutto ciò. Anzi, educazione di una società sempre più malata e crudele che sembra pretendere l'omologazione anche in fatto di figa. L'artista voleva esorcizzare ansie da prestazione che anche noi donne sembriamo avere oggi giorno, complessi e fissazioni sorte in seguito all'uso inconsapevole della pornografia e delle sue addette dalla vulva perfetta e luccicante e dalla nuova moda inglese, UDITE, UDITE, di rifarsi la vagina, la cosiddetta vaginoplastica scoppiata in Inghilterra negli ultimi anni.
Lady Lussuria

sabato 17 novembre 2012

L'ORIGINE DEL MONDO - Gustave Coubert - 1866



Gustave Courbet - L’Origine du monde - 1866



Opera d'arte che è l’incarnazione, carnalissima, di un pensiero purissimo e altissimo. 

Tutto nasce lì, tutto nasce da lì. 

Lady Lussuria

I piaceri di Giordano Bruno

  Dialogo tra Giordano Bruno (Volontè) che rientra all'alba ubriaco ed il suo mecenate Giovanni Mocenigo esasperato 

G. M. :Per essere un filosofo mi sembra che non disprezzi per niente i piaceri.
G.B. (ridendo): E chi ha detto che il filosofo deve disdegnare i piaceri? Mocenigo chiava, chiava! E stai in buona salute e ama chi ti ama!
G.M.: Comoda! Comoda la tua filosofia!
GB: La filosofia non è mai comoda!   

Quando l'uomo è sensualità




Gian Maria Volontè e la sua maestria nel film "Giordano Bruno".

venerdì 16 novembre 2012

Io ero una puttana meravigliosa



Io ero una puttana meravigliosa. Non vedo nessuna ragione per non ammetterlo..
Nell Kimball - Memorie di una maitresse americana

Avevo sedici anni quando lessi questo libro. Fu una rivelazione. Mi insegno ad ampliare la mente già in me piuttosto estesa in fatto di fantasie sessuali. E mi istillò dentro un senso del piacere piuttosto  elaborato: dissi a me stessa che un giorno mi sarebbe piaciuto diventare una tenutaria di case di lusso come lei...
Lady Lussuria

Memorie di una maitresse americana


Ma mi ricordo di una volta, d'estate, quando avevo otto anni, che corsi fuori di casa, nuda come una ghiandaia, sotto la pioggia calda. Mi misi a correre, gridando, facendo delle voci pazze, e ridendo, come se fossi ammattita, col fango tra le dita dei piedi, e i vecchi meli con i loro tronchi tutti neri di pioggia. Non riuscivo a smettere di urlare. Arrivai fino al campo, e rimasi là, con la testa gettata all'indietro, gli occhi chiusi, e la pioggia che mi lavava tutta, la bevevo con la bocca aperta; e mi sentivo tutta calda e strana, con le mani tra le gambe. Anni dopo mi resi conto che era stato come una gran nottata di chiavate con un uomo meraviglioso. Quella pioggia, quel gioco, devono essere stati la mia prima esperienza sessuale. Se me ne fossi resa conto, sarebbe stata la mia prima intuizione di quanto poteva essere bella e gioiosa la vita. Mi
limitai a godermela, senza nessuna restrizione, camminando scalza sotto la pioggia calda, e facendo tutto ciò che volevo. Mi ci volle molto tempo per superare le regole troppo semplicistiche e la mentalità sporca della gente, che crede che qualsiasi godimento del corpo sia una cosa sporca. E tutto è talmente sporco per loro, che hanno paura di esservi immischiati, e non vogliono nemmeno che nessun altro vi abbia a che fare.

Nell Kimball 

martedì 31 luglio 2012

POESIA PORNO


Ancora: nero senza fine, nero
come nera matrice di ogni nero,
ma tutta luce, ancora, senza nero
materia della mente e spasmo nero.
La sento la mia vita, me la imparo,
fino al fegato adesso, fino al fiele;
oh nera un tempo enorme senza chiaro,
fedele della notte più infedele.
E’ lungo questo tempo senza fine
il mio cuore senza fine nel tempo.
E’ nero lungo un tempo senza fine
per non morire prima del suo tempo.
Vuota il tuo sacco, su, parla, poetessa:
io fiorisco e disfoglio e rigermoglio
per dare la procura di me stessa
a chi non può o non vuole quel che voglio.
Dicevo: Amore mio, vorrei annegare
nell’acqua chiara dei tuoi occhi chiari,
finire finalmente di aspettare
giovani giorni, cari giorni chiari.
Per me dentro di me oltre la mente
il suo corpo su me come una coltre
ma oltre il corpo in me furiosamente
in me fuori di me oltre per oltre
Sta’ zitto, cuore. Taci, anima nera.
Ora so quel che c’era da sapere.
Principio di purpurea primavera?
Quattro colpi di cazzo e ho da godere?
Biancore di ossa… bianco dissolvente
grida nel nero… Grido che lo sento:
ma come una struttura della mente,
come la costrizione al godimento.
Poi una lancia di luce sulla faccia…
Chiudi gli occhi, non quelli azzurri!, gli altri,
se l’anello d’acciaio delle braccia
scaglia altro nero dentro gli occhi scaltri.
Superba mendicante dell’amore,
scongiuravo: Fa’ ammenda alla mia fame,
dammelo ogni mio oggi il pane amore,
liberami dai mali, amore. Amen.
Dove sei, gli chiedevo, col mio cuore?
Ho freddo e ho per amante la mia mano
E faccio sogni e sogni di terrore
e non ho tregua qui e invanisco in vano.
Cosa fai, gli chiedevo, col mio cuore?
Quanto disti da me, in linea retta?
Quanti chilometri di batticuore?
Quando mi dai l’amore che mi spetta?
Una boccata di buio? No. Meno.
Nemmeno. Abbocca, carne di carnaio!
Lecca le labbra, vieni, vieni almeno
Io più in alto di te cado, scompaio…
Così: una e molteplice, infinita
negli insiemi infiniti della mente,
e cripta di reliquie in morte e in vita,
io solo questo so: che non so niente.
Ma l’estasi, ma l’io senza più io?
Da cinquant’anni ormai io chiedo ai cieli
un cuore perpendicolare al mio
e mi arrivano tutti paralleli.
Oh, l’inutilità di questi affanni
la conosco a memoria, inutilmente;
e nel peso degli utili e dei danni
connetto notte a notte e niente a niente.
Al terribile triste unico mondo
far fronte, sempre, fargli sempre guerra!
Seppelliti nel nero fino in fondo
noi nero delle ossa sottoterra…
E anche con lui era come masturbarmi,
mai matura, scentrata e senza centro.
Di grazia, gli chiedevo, vuoi insegnarmi
a venire assieme a te con te dentro?
Dài, maledetto! Amore, dài, sii buono,
rimetti insieme tutte le mie tessere
per farmi essere quella che sono
e che ancora non ho potuto essere.
E così, per la vita dei miei versi,
dagli occhi, dalla gola, dalle ascelle
io riverso su te, tu mi riversi
le nostre solitudini gemelle.
Dicevo: A conto loro, e di noi stessi,
che faremo della vita anteriore
noi insolvibilità con gli interessi
e sempre in credito verso l’amore?
Ci dava la prigione del destino
solo qualche ora d’aria per l’amore
che per destino ha solo il suo declino.
Si aspetta e si riaspetta e poi si muore.
Egoista dai teneri pensieri,
gli chiedevo: Stai bene di salute?
Le fai l’amore, assolvi i tuoi doveri?
Lo metto in conto delle trattenute.
Perché eravamo onesti, responsabili,
non volevamo dare sofferenza.
Pure fra noi e due stronzi, due contabili,
tu vedi forse qualche differenza?
Se amo, sono grande nel mio amore.
Ma lui lo era? Se amava era grande?
Oh scroscianti radiose e nere ore,
state eludendo tutte le domande!
E gli dicevo: Sì, sentire è tutto.
E tutto in me che sente sente te.
Ti sento in me, ti sento fin nel flutto
del tempo-sangue freddo in tutta me.
Guarda guarda, Patrizia la superba
ammette che la mente non è tutto.
Come erba, più umile dell’erba,
mi prema lui, mi falci lui-mio-tutto.
Osceno e sacro l’amore delibera
stessa sede per sé e per gli escrementi.
Se non mi leghi io non sarò mai libera,
né casta mai se tu non mi violenti.
E tu? Sì, grazie. Senti come piove!
Vuoi che ci amiamo in piedi come i cani?
Di qua. Proviamo. A destra. A destra, dove?
Ho freddo, ho fame. E tu? Grazie. A domani.
Ho fantasie auditive, non visive.
Avesse detto mai: Bambina mia,
adesso vedi… E dato direttive:
Apriti stronza, troia… e così via!
Oppure: Questa torta va finita,
ma devi bere… piena la vescica.
Oh, essere imboccata con le dita,
con altre due ficcate nella fica!
Vuoi che ti dica, dunque, tutto il vero?
Il nero se ne fotte che non viva,
che sia perimetro del mio pensiero.
Dimmi: sono una bambina cattiva?
Avrei finto di non avere voglia,
perché a forza mi facesse volere.
Io voglio che tu voglia che io non voglia:
questa è la verità del mio piacere.
Violentami, costringimi a godere,
fendendomi con tutta la tua forza,
e fa’ di me secondo il tuo volere,
sii il mio flagello, dammi fuoco e forza.
E sempre quella mano sulla fronte…
E l’altra lì, così, due dita sole…
E quando fica e testa sono pronte
Riempile di cazzo e di parole.
Poi chiudere anche gli occhi della mente,
mare del nero e faro del mio mare,
e infine via dal nero finalmente
che si dilata e mi lascia passare.
Oh baciami, biancore di tramonto,
fratello senza pace nella fine,
baciami gli occhi chiusi, chiudi il conto
per l’alba della morte senza fine.
Io mi arrendo, congedo i miei soldati,
la mia legione di sogni e di versi.
Combattete per altri disarmati,
vincete in verità, miei sogni in versi.
No, non ancora. Ancora pochi istanti:
per approssimazioni millimetriche
sempre spietatamente equidistanti
le mani buie, le braccia scheletriche…
Eccomi, ancora. Prendimi per mano:
occorre che mi fermi e mi conforti
perché non posso andare più lontano
perché dopo ci sono solo i morti.

Quaranta quartine - Patrizia Valduga



Web Homolaicus


Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 26/04/2008

venerdì 20 luglio 2012

COLLEZIONE EROTICA VINTAGE

La voglio. La voglio. La voglio. La collezione dei miei sogni!


La voglio. La voglio. La voglio. La collezione dei miei sogni!

Qualcuno di voi ha delle collezioni erotiche (magari vintage) di tale portata? Vi andrebbe di mostrarmele? Potreste inserire delle foto o dei video nel mio blog? Io ve lo permetterei! Che ne pensate? Aspetto proposte e racconti che accompagnino foto, video o quant'altro.

Il membro in legno di mogano è divino. Se qualche abile artigiano volesse crearne uno simile e regalarmelo, non rifiuterei. E in più, gli farei pubblicità nel mio bel blog...

Smack!!!



La bellezza

Il corpo del maschio

 

Sia lode al corpo del maschio, sia lodato tutto quanto: il fucsia dei genitali, i plettri delle unghie dei piedi. Ad ogni parte sia lode, selvatico afrore d’ascella, pancia dove l’occhio vigila, scopre ogni cosa come un neonato, l’a-piombo dei fianchi sulla terra, la chioma che odora talvolta di sudato e unto, altre ancora di sale; sia lode alle gambe dell’uomo che s’arcuano e incurvano trasportando la stazza del maschio; sia lode alle braccia, la parte migliore, quando a mezzo ti piegano come un’amaca o una frombola. Mani rozze e screpolate e pungenti scorze di frutti indicibili, mani che scompaiono nella gentilezza; sia lode al naso del maschio e alle orecchie recanti quelle caverne, orifizi per sprofondare dentro il corpo i loro misteri stuzzicanti; sia lode al dorso come una vela spiegata, la spina dorsale che si piega come un alberello; sia lode e molta a ciò che si nasconde, regioni oscure della pelle, luoghi di pura energia che pure se non vedono mai la luce ne sono completamente intrise. Leonore Wilson


Archives d'Eros

Siete amanti delle fotografie d'epoca? Amate il nudo erotico? Archives d'Eros è il sito che fa per voi. Sito francese che contiene numerose collezioni di archivi erotici che spaziano dal 1850 al 1950. Viene trattata la fotografia erotica d'epoca in tutte le sue forme: artistica, estetica, storica, culturale ed etnografica. E vengono presentati i temi erotici più disparati senza mai dimenticare lo charme. Diverse le categorie: foto accademiche, artistiche, pornografiche,  foto di anatomia e anche cartoline e poster di diverse epoche e nazionalità. E un gran numero di sottocategorie: foto amatoriali, esotiche, di prostituzione, di "strani piaceri", di "perversioni", "immorali" che vanno dal classico nudo passando per ogni particolare carnale fino ad arrivare al feticismo più surreale, oltre a toccare tutti gli argomenti dell'erotismo: cunnilingus, fellatio, sodomia, sessantanove, etero, bisex, omosex, trans, orgie, pioggia d'oro, travestimenti, sadomaso, etc,. Un vero paradiso per i cultori del genere. Ci si ritrova dinnanzi a un patrimonio di inestimabile valore culturale e artistico oramai perduto, dimenticato, sconosciuto o ignorato dai più, che sicuramente va preservato con ogni mezzo . Ci insegna molto di noi e delle nostre origini perchè ci fa comprendere che l'erotismo si è esplicitato con il nascere della fotografia come non mai prima di allora e che ciò che oggi è pornografia è un riflesso di ciò che fu. Niente di nuovo dunque al giorno d'oggi, solo un evolversi della stessa materia, esistita da sempre, fin dai primordi. Anche all'età della pietra esisteva l'erotismo e il suo compagno "pornografia", basta guardare certi disegni da caverna per rendersene conto, ma questo è un altro discorso. Naturalmente è un sito a pagamento.
Lady Lussuria


Foto erotiche d'epoca


Foto erotiche d'epoca. La mia passione sfrenata!